Scritto da Mirco Bertolini
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giovedì 09 novembre 2006 |
Da quando da bambini abbiamo visto Holly e Banjy correre su sconfinati campi di calcio il fumetto giapponese ci ha iniziati al fumetto di carattere sportivo. Slam Dunk è un manga di successo planetario che narra le gesta di Hanamichi Sakuragi, liceale giapponese dall’impronunciabile nome e dall’irresistibile, involontaria comicità. Hanamichi è un teppista, visto male da tutta la scuola causa le sue risse continue e il suo aspetto inusuale per un giapponese: è alto più di un metro e ottanta e ha i capelli rosso fuoco. Il giovane entrerà nella squadra di basket del liceo, inizialmente per fare colpo su una ragazza, ma poi scoprirà una sana passione per lo sport e la competizione mettendo il suo talento innato al servizio della squadra. Il fumetto ci regala momenti di esilarante comicità (Hanamichi vuole giocare a basket ma non sa nemmeno le regole e colleziona figuracce) a momenti di grande concentrazione e suspence (ogni partita sembra una guerra all’ultimo sangue invece di un torneo interliceale). Col tempo vedremo il ragazzaccio presuntuoso maturare attraverso i rapporti coi compagni di squadra: il capitano burbero ma in realtà paterno, l’eterno rivale/amico sul campo come in amore: Kaede Rukawa e tanti altri personaggi splendidamente caratterizzati che accompagneranno il nostro nell’evoluzione da studente scapestrato a stella del campionato nazionale. Slam Dunk, “schiacciata a canestro” nel gergo del basket, è uno di quei rari fumetti che consiglio a tutti, a chi vuole emozionarsi, a chi vuole ridere, a chi vuole sognare, perché non racconta storie di supereroi, ma di un ragazzo come noi.
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